da Leadership Medica n. 267 del 2008
Il 1° luglio a Milano nella Sala Camino presso il Circolo della Stampa si è svolto un convegno sulla gestione del rischio clinico all’interno delle strutture ospedaliere e cliniche sotto lo slogan “un modo più sano di gestire il rapporto con il paziente”; gratta gratta purtroppo è un altro modo per utilizzare la liquidità del settore sanitario.
Infatti H-Safety potenzialmente nasce per ridurre il costo del rischio clinico nella convinzione che gli errori non sono riconducibili all’imperizia dei singoli, ma al poco controllo delle procedure.
Per questo è necessario per i dottori avere in supporto la consulenza online, confrontarsi attraverso i programmi informatici con le linee-guida.
La finalità stessa della costituzione di una società che deve prevenire gli errori degli addetti ai lavori tramite la consulenza internet è tale da suggerire ai pazienti di andare dagli stregoni.
L’ipotesi poi di monitorare i pazienti con braccialetti individuali in modo che non vi siano possibilità di scambi e di errori è semplicemente demenziale.
Se gli Istituti di Cura e le Università ritengono che per garantire l’assistenza corretta ai pazienti le loro équipes devono essere supportate dalla consulenza online, di fatto dequalificano il personale che lavora presso di loro.
Se ritengono, per fornire un servizio scientifico più qualificato, di dovergli fornire addirittura la consulenza online, ritengono anche che non sono in grado di fare delle diagnosi e di utilizzare le terapie giuste.
Per un’ analisi corretta in Sanità è necessario risalire nel tempo attraverso l’identificazione delle cause che hanno determinato l’ inversione della qualità in questo settore.
Fino al 1984/85 il Ministero della Sanità era considerato politicamente un ministero sotto tono, nella spartizione del potere era di pertinenza della Democrazia Cristiana, che lo usò in modo clientelare soprattutto per il personale intermedio lasciando liberi i “baroni” di gestire la parte scientifica con risultati eccellenti riconosciuti in tutto il mondo.
Dal 1985 con la nomina a ministro di Donat Cattin vi fu un radicale cambiamento. Donat Cattin da persona intelligente, si rese subito conto del potenziale economico che poteva essere gestito nella Sanità.
L’occasione arrivò subito attraverso l’assegnazione dei fondi per la campagna pubblicitaria sulla prevenzione e la cura dell’AIDS di 27 miliardi delle vecchie lire.
Su questo argomento, ai tempi, abbiamo ampiamente scritto e documentato.
Da allora è iniziato il declino della professionalità, dell’esodo dei cervelli e della perdita dell’etica importante nello svolgere l’assistenza ai pazienti: conseguentemente si è arrivati alla “malasanità”.
Oggi si ritiene di dover costruire una superficie di 65.000 mq. per strutture, per centri di ricerca, per realizzare una “città della scienza”, ecc. affinché vengano effettuate delle economie di scala sugli eventuali errori clinici che possono essere generati all’interno delle strutture ospedaliere: un giro di miliardi e miliardi non più di vecchie lire , ma di euro.
Tra le strutture che fanno parte della Fondazione CERBA promotrice di questa iniziativa, vi è anche il gruppo Poste Italiane che dovrebbe prima di tutto preoccuparsi di rendere il servizio che gestisce efficiente, dato che presso i centri di smistamento sono depositate tonnellate di posta inevasa.
Partecipa nella Fondazione CERBA Rasini Viganò: l’apporto di questa Società è trasparente in quanto giustamente è evidente la necessità di garantire, assicurando, il rischio dell’operazione. Chi può farlo meglio di un broker?
La fondazione CERBA promotrice del progetto è stata fondata da Umberto Veronesi nel 2004 “ad hoc”: naturalmente è diretta dal Professor Veronesi.
La nostra stima verso il Professore è tale da non avere alcun dubbio sulla riuscita del progetto.
Sappiamo tutti quanto sia insuperabile nella promozione pubblicitaria per ottenere dei fondi per la ricerca.
E’ riuscito in tutti questi anni a convogliare l’attenzione del pubblico esclusivamente sull’oncologia annullando quasi la presenza delle altre patologie che pure, secondo i dati dell’OMS, superano percentualmente e di molto le cause di mortalità e di invalidità.
Del resto i centri italiani di ricerca, quelli non supportati da molti finanziamenti, ma dalla professionalità e passione degli scienziati, per esperienza sono gli unici che portano a dei risultati concreti.
A nostro avviso è anacronistico che si intervenga per risparmiare su eventuali errori, che si facciano progetti per decine e decine di miliardi che dovrebbero essere utilizzati per la manutenzione corrente di ospedali e di Istituti anche universitari fatiscenti addirittura sotto la soglia dell’igiene.
Ospedali in cui per essere ricoverati, i pazienti devono portare le lenzuola, la carta igienica ecc., nei quali si rischia di prendere la salmonellosi, la legionella ed altre malattie infettive, è cosa di tutti i giorni, è quello che avviene e produce ciò che la grande stampa chiama “malasanità”
Forse e non forse l’aggiornamento telematico per nostra esperienza, può essere fatto con costi contenuti, con il collegamento ad una semplice platform: troppo poco per tirare sù l’acqua dal Pozzo di San Patrizio.
Genina Iacobone
Direttore LM