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da Leadership Medica n. 2 del 2000

In politica le false argomentazioni diventano false verità ed è quanto  cercheremo di dimostrare.  Abbiamo assistito ad una trasmissione televisiva sulla medicina e i problemi sociali, condotta dal prof. Trecca, trasmissione in cui si è parlato del cosiddetto "sanitometro". 
Durante il dibattito le argomentazioni proposte dai partecipanti sono state false argomentazioni. Il sociologo ha affrontato la questione dei ticket e del "sanitometro", sostenendo che questi provvedimenti sono causati dall'evasione fiscale da parte dei contribuenti. 
Sottolineiamo che il diritto alla salute non può essere determinato dalla dichiarazione dei redditi. Inoltre, secondo la normativa della riforma sanitaria, all'acquisto di un farmaco viene resa nota pubblicamente la situazione economica dell'acquirente violandone palesemente la privacy.

Di fatto è un sistema per  svolgere un controllo suppletivo, tanto per capirci, della Guardia di finanza. In molti anni non siamo riusciti ad avere i dati  relativi alle trattenute effettuate  ai cittadini per l'assistenza sanitaria. La ricerca è iniziata in tempi lontani, in collaborazione con la sen. Elena Marinucci, allora sottosegretario alla Sanità; lo scopo era quello di conoscere l'importo totale versato dai cittadini, attraverso le varie aliquote d'imposta sui prodotti in generale.

L'importo complessivo si deduceva, già da allora, essere alquanto superiore allo stanziamento previsto dallo stato per la sanità. Quei numeri, ancora oggi, siamo in attesa di conoscerli e, malgrado le nostre insistenze, ci troviamo di fronte ad un muro di gomma. Come si può fare un bilancio ed un programma di spesa se non si conoscono le entrate? La verità è che dai fondi della sanità vengono effettuati prelievi destinati a colmare deficit non propri del settore sanitario.

E' necessario quindi giustificarli, usando false argomentazioni, quale l'evasione fiscale.

La tesi poi sostenuta  dal Presidente dell'Associazione pensionati ha dimostrato come il medesimo non conosca la vera causa del ridimensionamento delle pensioni, che non hanno niente in comune con l'evasione fiscale, in quanto nel fondo pensione vengono versati i contributi maturati da parte di ogni singolo lavoratore e accantonati esclusivamente a tutela della propria vecchiaia. Le vere cause del deficit dell'INPS sono dovute, oltre alla cattiva amministrazione, anche ai prelievi eseguiti dallo stato, usati indebitamente come ammortizzatori sociali. Sarebbe più corretto dire la verità e cioé che, avendo lo stato accumulato un debito di circa 2000 miliardi, deve necessariamente attingere, in un modo o nell'altro, i quattrini dalle tasche dei cittadini. Per legittimare  queste procedure si utilizzano tutti gli escamotages possibili e, delle volte, anche impropri, mediante false argomentazioni. Ora sta iniziando la campagna per motivare i prelievi del TFR, con l'opzione per i lavoratori di versarli al Ministero del tesoro oppure ai fondi amministrati dai sindacati.

Considerando come sono stati amministrati i fondi delle pensioni, quelli della sanità etc. da parte dello stato e considerando che i sindacati sono le uniche associazioni a non dover presentare bilanci e dichiarazione dei redditi, la scelta è pleonastica: si tratta di cadere dalla padella nella brace. Un'ultima riflessione: se i sindacati  non presentano i bilanci e le dichiarazioni dei redditi, sono ovviamente anch'essi tra i maggiori evasori fiscali. Perché su questo non si fa chiarezza?
Sono temi che vanno affrontati senza demagogia e senza usare false argomentazioni, delle quali potremmo fare un elenco  tanto lungo da riempire le pagine di tutta la rivista. A tutto questo si aggiunge, da parte del mondo dello spettacolo, l'invocazione verso il governo ad estinguere i crediti che l'Italia ha con il Terzo Mondo. E' evidente che, presi dalle canzonette, i cantanti non hanno mai sentito parlare di "crediti inesigibili": ricordiamo che i crediti sono inesigibili quando il debitore non è in grado di pagare. Perciò è inutile gloriarsi di ciò che comunque, volenti o nolenti, non ci può essere restituito in ogni caso.
Sono le false, demagogiche, generosità di una società in cui è vero solo ciò che è falso.

 

Genina Iacobone